E' un tabacco derivato dal Brasile Bahia, coltivato nello stato brasiliano di Bahia. I tabacchi originali di Bahia sono utilizzati nella fabbricazione dei sigari, soprattutto per fascia e sottofascia. Il Beneventano è un tabacco scuro curato ad aria (dark air-cured) e fermentato durante la cura. Caratteri botaniciE' una pianta a portamento conico, alta fino a 1,60 metri, che in normali condizioni di coltivazione fornisce da 20 a 25 foglie utili. Le foglie, di dimensioni variabili da 15 a 45 cm, sono lanceolate, strette alla base e con apice leggermente deviato; sono lucide e lisce, di colore verde tenero. Il fiore è a corolla rosa o quasi rossa. Caratteristiche di produzioneZone di coltivazione In Italia il tabacco Beneventano è stato introdotto verso il 1840, nella provincia di Benevento dalla quale ha preso il nome (per la sua origine brasiliana veniva anche chiamato Brasile Beneventano). La coltivazione fu poi estesa in altre regioni (Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia, Marche), ma con risultati non soddisfacenti. La sua maggiore espansione si è avuta fino al 1976, successivamente per la minore richiesta è stato sostituito con altri tipi di tabacchi scuri (soprattutto Badischer Geudertheimer). La coltivazione, sospesa nel 1987, è stata ripresa in Campania nel 1995, dove cresce particolarmente bene nei terreni collinari delle province di Benevento e Avellino; sulla produzione nazionale di tabacchi scuri occupa una quota intorno allo 0,2%. Semenzaio I semenzai vengono preparati in gennaio-febbraio, e generalmente sono coperti con garza. Si utilizzano semi di buona germinabilità, trattati eventualmente con un fungicida. Con 1 grammo di seme si ottengono circa 3 metri quadrati di semenzaio, mentre per ottenere piantine necessarie per un ettaro di coltura occorrono circa 120 metri quadrati di semenzaio. Terreno e fertilizzazione Predilige terreni collinari, soleggiati, di medio impasto, profondi, ricchi di potassio e fertili, in zone con primavera mite ed estate caldo-umida. Coltivazione Il trapianto viene effettuato in maggio-giugno, su terreni ben lavorati, con piantine a distanze di 70 x 60 cm. Vengono messe a dimora in media da 24.000 a 26.000 piante per ettaro. Durante la vegetazione il terreno viene lavorato con sarchiature, per liberarlo dalle erbe infestanti. Si effettua cimatura con il bottone fiorale ancora chiuso, lasciando 18-20 foglie utili comprese quelle di bassa corona destinate ad essere eliminate. Raccolta e cura La raccolta viene effettuata a foglie, tra agosto e ottobre. In normali condizioni di coltivazione, il tabacco Beneventano fornisce da 1.000 a 1.400 chilogrammi di foglie verdi per ettaro. Il Beneventano viene sottoposto ad un tipico processo di cura-fermentazione (detta " infocatura"), effettuata sul tabacco allo stato verde. Le foglie raccolte vengono ammucchiate per 24 ore sul pavimento del locale di cura, e coperte con paglia. Si formano quindi le filze, con circa 300 foglie, che vengono stese all'aperto fino ad ingiallimento completo. Le foglie appassite e ingiallite dalla esposizione al sole sono riunite in piccole masse, con la parte basale delle foglie rivolte verso l'esterno, per 24 ore. Le masse vengono quindi sottoposte ad una serie di fermentazioni, aumentandone l'umidità con una breve e parziale immersione in acqua calda; ciò determina un innalzamento rapido in 48 ore della temperatura, fino a 60° C. Questa operazione viene ripetuta più volte, per altre 48 ore, demolendo le masse e riformando le stesse con le foglie in posizione invertita. Al termine il prodotto assume un colore marrone scuro con perdita di gran parte dell'acqua delle foglie. La cura viene poi completata essiccando i lembi e le costole delle foglie, distendendo le filze all'aria. In totale il ciclo di cura dura 6-7 giorni. Allestimento del prodottoLe foglie curate hanno un colore marrone scuro o bruno vinoso, e aroma piccante per la presenza di acido acetico. Il Beneventano viene cernito per classi suddivise per grado di maturazione delle foglie, integrità e risultato della cura. Il prodotto finale, allestito in fascicoli o in ballotti, ha tessuto fine, resistente e molto combustibile; trova impiego nelle miscele per sigarette scure, nei trinciati per pipa e nella produzione di sigari.
(Giampietro Diana) |